Press

"Dentro e fuori la musica, tra salti improvvisi e improvvisi cambi di direzione, hanno sviluppato un gioco serio e consapevole che si riferiva costantemente all'infanzia della campana, dei quattro cantoni o del ruba bandiera ma che allo stesso tempo restituiva intatte paure, gioie, malinconie, dolori e sorprese di quell'infanzia. Uno spettacolo popolare e allo stesso tempo colto, energia pura in deflagrazione! Una compagnia da seguire nei tempi a venire".

"È uno straordinario "moto dinamico" che dalla "mente inconscia" degli interpreti si trasferisce, attraverso la loro memoria e i loro percorsi individuali, ma soprattutto attraverso i loro corpi, agli spettatori. Gli interpreti hanno la forza di rivelare, con la loro coreografia, quella che Adolphe Appia ha definito un'opera d'arte vivente".

"La giuria, presieduta dal coreografo e vice presidente dell'Accademia delle Arti dello Spettacolo di Spagna, Rosángeles Valls, ha valutato la fisicità e l'energia, così come l'influenza di linguaggi come il bboying, l'hip-hop o l'improvvisazione che definiscono questo viaggio verso la mente inconscia degli artisti".
